Dopo otto anni, ha riaperto al pubblico il Teatro Isabella, l’unico del quartiere Lucento. Nella sala in via Verolengo 212, che ospita 99 spettatori, è andato in scena uno spettacolo misto, con rappresentazioni delle opere di Shakespeare e altre del teatro dell’assurdo.
A recitare, sul palco, 25 praticanti dell’associazione “Il piccolo teatro d’arte”. Un’anteprima di quel che sarà: dal prossimo dicembre il teatro riaprirà a pieno regime, con spettacoli, salotti culturali e presentazioni di libri.
L’operazione rientra in un progetto più ampio, che prevede la riapertura al pubblico, tra due mesi, del centro culturale Principessa Isabella, un complesso di 900 mq con un ampio cortile, al cui interno è ospitato il teatro (150 mq). In via Verolengo saranno così realizzate decine di attività socio-culturali, in gran parte gratuite. Se ne occuperanno le cinque associazioni alle quali il complesso sarà affidato in concessione dalla Circoscrizione 5. Ad accompagnare “Il piccolo teatro d’arte” saranno “Ada”, “Ph Libero”, “Minollo” e “Edera non più da soli”. Tutte insieme sono raggruppate nell’ente “Hub culturale Principessa Isabella”.
Il teatro Isabella era stato chiuso al pubblico nel 2016 per problemi strutturali. Non rispettava più, secondo i tecnici della Città, le norme vigenti in materia di sicurezza. Lo stop agli spettacoli aveva scatenato l’irritazione del quartiere, dove l’anno dopo erano state raccolte 1500 firme per chiederne la riapertura. Solo nel 2020, però, erano partiti i lavori di ristrutturazione, con un restyling da 450mila euro di fondi regionali che si era concluso nel 2022.
Nei mesi scorsi “Hub Principessa Isabella” ha vinto il bando per la concessione dell’intero complesso. Da allora è partito l’iter per affidare la struttura all’ente, che però non si è ancora concluso. All’appello manca il via libera della Soprintendenza, sotto il cui vincolo è posto l’edificio. Le associazioni lo aspettano entro due mesi: per questo contano di avviare le attività a dicembre.
In via Verolengo ci sarà anche spazio per doposcuola per gli studenti, attività per i senior del quartiere, mostre d’arte, corsi di fotografia e ceramica, laboratori green. Inizialmente saranno ospitate nel teatro, unica sala oggi agibile, per poi allargarsi alle altre sei stanze del complesso, che le associazioni restaureranno: “Un’offerta di alto livello, che soddisfa le nostre aspettative” commenta Luigi Borelli, coordinatore alla Cultura della Cinque.
Articolo di Pier Francesco Caracciolo